Il “Fondo” ha uno scopo preciso: aiutare le imprese a crescere, a creare nuovi posti di lavoro stabili e a rendere l’economia veneta più forte e competitiva. In parole semplici, finanzia progetti ambiziosi come la creazione di nuove sedi produttive o l’ampliamento di quelle già esistenti.
1. Chi Può Partecipare? I Requisiti Essenziali
I destinatari principali di questo bando sono due categorie di imprese: le PMI e le MidCap.
| Tipo di Impresa | Definizione Semplificata |
| PMI | Piccole e Medie Imprese. Hanno meno di 250 dipendenti E un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro OPPURE un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro. |
| MidCap | Imprese a media capitalizzazione. Sono aziende più grandi delle PMI, ma con meno di 3.000 dipendenti. |
Oltre a rientrare in una di queste due categorie, un’impresa deve soddisfare alcuni criteri fondamentali per poter presentare domanda.
I 4 Requisiti Fondamentali da Soddisfare:
- Localizzazione: Il progetto di sviluppo deve essere realizzato in una sede operativa situata nel territorio della Regione Veneto.
- Solidità: L’impresa non deve trovarsi in difficoltà finanziaria, né essere soggetta a procedure di fallimento o liquidazione. Deve essere un’azienda sana e in grado di portare a termine il progetto.
- Settori Ammessi: L’azienda deve operare in uno dei settori economici previsti dal bando. Tra questi rientrano, ad esempio, le attività manifatturiere e le costruzioni, mentre sono escluse le imprese agricole.
- Regolarità: È indispensabile essere in regola con il versamento di tasse e contributi previdenziali (la cosiddetta “regolarità contributiva”).
Una volta verificato di avere le carte in regola, il passo successivo è capire quali tipi di progetti possono essere finanziati.
2. Cosa Finanzia il Bando? Progetti e Obiettivi
Il bando finanzia un “Programma di insediamento e sviluppo”, ovvero un piano strategico che un’impresa presenta per crescere e diventare più competitiva.
Ogni programma deve obbligatoriamente includere almeno una di queste tre attività principali:
- Nuovi insediamenti produttivi: Creare da zero una nuova sede, una fabbrica o uno stabilimento.
- Espansione di insediamenti esistenti: Ampliare una sede già operativa per aumentare la capacità produttiva.
- Riconversione produttiva: Ristrutturare e riutilizzare impianti o aree industriali dismesse, dando loro una nuova vita.
A queste attività centrali se ne possono aggiungere altre, come progetti di ricerca e sviluppo, innovazione dei processi, investimenti per l’efficienza energetica o per la tutela dell’ambiente.
Per essere considerati, i progetti devono avere una dimensione significativa, sia in termini economici che occupazionali.
| Parametro | Dettaglio |
| Investimento Minimo | € 2.000.000 |
| Investimento Massimo | € 10.000.000 |
| Obbligo di Assunzione | Sì, è obbligatorio creare nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato (espressi in FTE – Full Time Equivalent). Il numero minimo dipende dall’importo dell’investimento (es. almeno 5 nuovi occupati per un progetto tra 2 e 2,5 milioni di euro). |
3. Come Funziona l’Aiuto Finanziario?
L’aiuto economico (“agevolazione”) non è un semplice prestito, ma un pacchetto finanziario misto, pensato per essere molto vantaggioso per l’impresa. Si compone di tre parti:
- Contributo a Fondo Perduto:
- È una somma di denaro che non deve essere restituita.
- Può coprire fino al 30% del costo totale del progetto.
- Finanziamento a Tasso Zero (Quota Pubblica):
- È un prestito senza interessi, erogato con fondi pubblici.
- Copre fino al 50% della parte di costo non coperta dal contributo a fondo perduto.
- Finanziamento Bancario (Quota Privata):
- È la parte rimanente del prestito.
- Viene erogato da una banca convenzionata a un tasso di mercato.
Esempio Pratico: Su un progetto da €2.000.000:
- Contributo a Fondo Perduto (max 30%): Fino a €600.000 (che non devi restituire).
- Costo Rimanente: €1.400.000.
- Finanziamento a Tasso Zero (max 50% del rimanente): Fino a €700.000 (prestito pubblico senza interessi).
- Finanziamento Bancario: I restanti €700.000 (prestito da una banca a tassi di mercato).
La durata totale del finanziamento (la somma della quota pubblica e privata) va da un minimo di 3 a un massimo di 7 anni.
4. Il “Burocratese” Semplificato: 3 Concetti Chiave
Ogni bando ha il suo linguaggio. Ecco tre termini fondamentali da conoscere per navigare questo mondo senza perdersi.
- Accordo per l’insediamento e lo sviluppo
- Spiegazione Semplice: È il contratto ufficiale tra l’impresa e la Regione del Veneto. Una volta firmato, il progetto viene approvato formalmente e si sblocca l’accesso ai fondi.
- Perché è Importante: La firma di questo accordo è l’obiettivo finale di tutto il processo di candidatura. Senza questo contratto, non si riceve alcun finanziamento.
- Regime di Aiuto (de minimis vs. GBER)
- Spiegazione Semplice: Sono regole dell’Unione Europea che garantiscono una concorrenza leale tra le imprese, evitando che gli aiuti di Stato favoriscano eccessivamente alcune aziende.
- de minimis: È un regime semplificato per aiuti di piccola entità (fino a 300.000 € in tre anni).
- GBER: È il quadro normativo principale per aiuti più consistenti, legati a investimenti specifici (es. ricerca, ambiente, efficienza energetica) e già considerati “compatibili” con le regole UE.
- Perché è Importante: L’impresa deve scegliere il regime corretto in base al proprio progetto. Questa scelta determina l’importo massimo dell’aiuto che può ricevere e come questo si può sommare ad altri finanziamenti pubblici.
- Spiegazione Semplice: Sono regole dell’Unione Europea che garantiscono una concorrenza leale tra le imprese, evitando che gli aiuti di Stato favoriscano eccessivamente alcune aziende.
- Principio DNSH (“Do Not Significant Harm”)
- Spiegazione Semplice: La sigla significa “non arrecare un danno significativo all’ambiente”. È un principio obbligatorio dell’UE che richiede a ogni progetto finanziato di dimostrare la propria sostenibilità ambientale. L’investimento non deve danneggiare nessuno dei sei obiettivi ambientali europei, come la lotta al cambiamento climatico o la promozione dell’economia circolare.
- Perché è Importante: Rispettare questo principio non è un’opzione, ma un obbligo. Il mancato rispetto può portare alla revoca totale del finanziamento.
Capiti i concetti, è ora di guardare al processo pratico. Come si arriva a ottenere questi fondi?
5. L’Iter di Approvazione: I 4 Passaggi Fondamentali
Il percorso per ottenere questi fondi non è una singola richiesta, ma un dialogo strategico con la Regione. Vediamolo come un processo in quattro tappe fondamentali, dove ogni passaggio costruisce la fiducia nel vostro progetto.
- Presentare la Proposta Iniziale
- Si inizia inviando alla Regione una “manifestazione di interesse”, cioè un riassunto del proprio progetto. Queste proposte vengono esaminate ogni due mesi per stilare una graduatoria di priorità.
- Inviare la Domanda Ufficiale
- Se la proposta iniziale ottiene una buona priorità, si può procedere con la presentazione della domanda di accesso vera e propria. Questa viene inviata al gestore tecnico del fondo, Veneto Innovazione S.p.A.
- Superare la Valutazione e la Negoziazione
- Il gestore valuta il progetto dal punto di vista tecnico ed economico. Se la valutazione è positiva, si apre una fase di negoziazione per definire nel dettaglio l’importo dell’aiuto, le condizioni e tutti gli elementi che andranno a comporre l'”Accordo” finale.
- Firmare l’Accordo e Ricevere i Fondi
- Una volta definiti tutti i dettagli, la Giunta Regionale approva l’Accordo. A questo punto, l’impresa e la Regione lo firmano e il gestore può finalmente concedere e iniziare a erogare i fondi.
Infine, è importante sapere che il bando si articola su due direttrici geografiche distinte.
6. Due Linee di Intervento: Dove Realizzare il Tuo Progetto
Il fondo è suddiviso in due “linee”, ciascuna con una propria area geografica di competenza e una dotazione finanziaria specifica.
| Caratteristica | Linea “Attrazione Investimenti” | Linea “ZLS” |
| Area Geografica | Tutto il territorio della Regione Veneto. | Esclusivamente nell’area della Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia-Rodigino. |
| Dotazione Finanziaria | € 30.000.000 | € 14.000.000 |
| Obiettivo | Attrarre investimenti e sostenere la competitività delle filiere in tutta la regione. | Sostenere interventi specifici nell’area logistica strategica di Venezia-Rodigino. |
Riepilogo: 3 Cose da Ricordare
Se dovessi riassumere questo bando in tre concetti chiave per un aspirante imprenditore, sarebbero questi:
- Progetti Ambiziosi: Questo finanziamento è pensato per investimenti significativi (a partire da 2 milioni di euro) che abbiano un impatto reale sull’economia, con l’obbligo chiaro di creare nuovi posti di lavoro stabili.
- Un Percorso Strutturato: L’accesso ai fondi non è immediato ma richiede di seguire un processo a tappe, che inizia con una “manifestazione di interesse” per ottenere la priorità. La preparazione e la strategia sono fondamentali.
- Sostenibilità Obbligatoria: Ogni progetto deve essere sostenibile non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale. Il rispetto del principio DNSH è un requisito imprescindibile per non rischiare di perdere il finanziamento.